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Utilità e Difesa  

di Alessandro Drago

Lo Schutzhund (dal tedesco "cane da difesa") è una disciplina sportiva cinofila nata in Germania agli inizi del 1900 come una prova di idoneità per il Pastore Tedesco, necessaria per determinare se il cane possedesse le caratteristiche psicofisiche e i tratti caratteriali idonei per il lavoro. Con il termine lavoro in ambito cinofilo si intende un'addestramento finalizzato allo scopo di utilità nelle forze dell'ordine, nel soccorso, nella ricerca di tracce odorose, ecc. In Italia tale disciplina sportiva, ufficialmente riconosciuta dall'E.N.C.I., è approdata con il nome diUtilità e Difesa ed oggi possono competere anche altre razze oltre al Pastore Tedesco, come ad esempio il Pastore Belga Malinois, il Boxer, il Rottweiler, il Dobermann, lo Schnauzer Gigante, ecc.

Le caratteristiche ricercate nel cane da lavoro

L'obbiettivo dell'Utilità e Difesa è quindi quello di esaltare il carattere del cane e le sue capacità fisiche attraverso l'addestramento e mediante una serie di esercizi che compongono una cosidetta prova di lavoro; i risultati di queste prove sono indispensabili per avere dei dati concreti necessari per la selezione della razza. I tratti caratteriali ricercati son

  • forte desiderio di lavorare;

  • coraggio;

  • intelligenza;

  • idoneità all'addestramento;

  • forte legame con il conduttore (rapporto);

  • alto temperamento;

  • istinto di protezione/difesa.

Oltre a questi vanno valutate anche altre doti naturali del cane (tempra, istinto predatorio, aggressività, vigilanza) che per l'Utilità e Difesa devono essere ben equilibrate ed avere un livello ideale per l'addestramento.Le caratteristiche fisiche più importanti sono forza, resistenza, agilità e fiuto. Un cane con queste caratteristiche psicofisiche ben sviluppate può ritenersi idoneo per l'Utilità e Difesa, a prescindere dalla razza.I brevettiIl superamento di una prova di lavoro dà il diritto all'acquisizione di un titolo, detto brevetto. In Germania i titoli sono tre: Schutzhund 1 (SchH1) , Schutzhund 2 (SchH2), e Schutzhund 3 (SchH3). SchH1 è il primo titolo e SchH3 è quello più avanzato. In Italia invece ne esistono due, il Brevetto ENCI 1 e il Brevetto ENCI 2.Dal 1° gennaio 2003 sono entrati in vigore i brevetti IPO (Internationale Prüfungs Ordnung) che non sono altro che prove da lavoro per cani da utilità e difesa con regolamenti internazionali stabiliti dalla Fédération Cynologique Internationale (FCI). In altre parole, per fare un esempio, un brevetto IPO conseguito in Italia ha valore anche all'estero, mentre il Brevetto ENCI ha valore solo in Italia. I brevetti IPO in origine erano suddivisi nelle classi IPO1, IPO2, IPO3, IPO-FH, poi sono stati introdotti IPO-V e IPO-ZTP.Nel 2004 in Germania il Verein für Deutsche Schäferhunde (SV) e il Deutscher Hundesportverein (DHV) hanno apportato modifiche sostanziali ai regolamenti, adeguandosi ai brevetti IPO previsti dalla FCI. Il DHV ha cambiato il nome dei titoli da "SchH" a "VPG" (Vielseitigkeitsprüfung für Gebrauchshunde, tradotto approssimativamente in esame di versatilità per cani da lavoro), mentre la SV ha conservato i nomi dei titoli "SchH", conformi però ai regolamenti FCI.Un requisito fondamentale per accedere ai brevetti è l'acquisizione di una prova denominata BH: in questa prova viene valutata l'obbedienza di base e la reazione del cane in ambito cittadino, con altri cani, con estranei, con traffico o rumori forti. Un cane che non dimostri d'aver acquisito un'obbedienza di base o che dimostri paura, distrazione, aggressività verso cani o persone non può superare una prova BH e di conseguenza non è adatto al lavoro.Le fasi in una prova di Utilità e DifesaUna prova di lavoro si compone generalmente in tre fasi: pista, obbedienza, e difesa. Ogni fase viene valutata da un giudice con una scala di 100 punti e, per poter conseguire un brevetto, si deve passare con esito positivo ogni fase conseguendo il punteggio minimo di 70 punti. In qualsiasi momento il giudice può squalificare un cane che dimostri paura, aggressività o poco controllo da parte del conduttore.

  • FASE A: PISTAIn questo esercizio, oltre a valutare l'abilità del cane nella ricerca di una traccia odorosa, viene considerata la sua solidità mentale e la resistenza fisica. Ricordiamo che un esercizio di ricerca richiede un grande sforzo da parte del cane.Nella fase di preparazione della pista, il tracciatore attraversa a piedi un campo lasciando cadere sul tracciato alcuni oggetti. Dopo un certo periodo di tempo, il cane deve seguire la pista odorosa segnalando gli oggetti secondo le modalità previste dal regolamento. La lunghezza della pista, gli angoli, in numero di oggetti e il tempo di invecchiamento variano a seconda di ogni titolo.

  • FASE B: OBBEDIENZAQuesta prova viene eseguita in un campo attrezzato e generalmente i cani lavorano in coppia: mentre uno esegue gli esercizi previsti dal regolamento, l'altro cane resta nella posizione di terra per tutta la durata degli stessi e, una volta conclusi, i cani si scambiano i ruoli.Gli esercizi consistono in: condotta al piede, durante il quale vengono sparati dei colpi di pistola a salve per testare la reazione del cane ai forti rumori, condotta attraverso un gruppo di persone, seduto/resta, terra con richiamo, resta in piedi, tre tipi di riporto (in piano, con salto di un ostacolo e con salto di una palizzata) ed infine con l'invio in avanti, esercizio in cui il cane, su comando del conduttore, corre verso una direzione per poi mettersi nella posizione di terra a comando. Negli esercizi di obbedienza, che variano a seconda del brevetto, viene giudicata la precisione del cane e il suo atteggiamento nei confronti del conduttore. Il cane deve mostrare entusiasmo e motivazione. Un cane che dimostra disinteresse viene penalizzato.

  • FASE C: DIFESAIn questa fase in campo entra in gioco un'ulteriore figura, il figurante (in inglese "helper"), che è colui che prova le capacità del cane nella difesa del conduttore. Durante la fase di difesa il cane deve sempre e comunque dimostrare controllo e lucidità mentale. Il figurante indossa una manica imbottita generalmente sul braccio sinistro.L'esercizio di difesa comincia con la ricerca del figurante: il cane su comando del conduttore si dirigerà verso alcune tende (nascondigli) collocate nel campo. Quando il cane troverà il figurante dovrà segnalarlo con l'abbaio. Successivamente, dopo un tentativo di fuga, un riaffronto e un attacco lanciato, il cane deve prontamente fermare il figurante andando a mordere la manica con un morso pieno e saldo. Quando il figurante si ferma, il conduttore darà il comando lascia e il cane, dopo aver lasciato, dovrà dimostrare vigilanza. Anche in questo caso gli esercizi variano a seconda del brevetto da conseguire.Un cane che dimostri paura, disinteresse nella difesa, mancanza di controllo o aggressività inadeguata viene squalificato.


L'idoneità dei conduttori in Utilità e Difesa

Per concludere questo articolo introduttivo volevo soffermarmi un po' sui conduttori. Fino adesso abbiamo parlato delle caratteristiche psicofisiche del cane, degli esercizi, dei brevetti...anche se queste informazioni con un po' di pazienza si riescono a reperire nel web, come ho fatto personalmente. Quello che "non dice nessuno", perchè forse ritenuto sottointeso o messo in secondo piano, è l'idoneità (uso apposta questo termine un po' forte, quasi provocatorio) di una persona per condurre un cane in Utilità e Difesa. E con questo non voglio parlare di bravura o preparazione fisica, ma di passione. Per intraprendere questa disciplina sportiva bisogna avere quella marcia in più spinta dalla voglia di lavorare con gli animali, perchè attraverso il gioco, la costanza e l'impegno si possono ottenere ottimi risultanti costruendo un rapporto solido con il proprio cane che, a prescindere dal conseguimento di un titolo, questo dovrebbe essere il fine ultimo. Rivolgendomi in particolare ai giovani che leggono queste parole, che spero siano in molti, per lavorare con i cani bisogna saper rinunciare per qualche ora al cellulare, svegliarsi la mattina, aver pazienza, litigare con il meteo, cercando sempre di mettere al centro dell'attenzione il proprio cane e non la propria persona e il proprio ego: viene sì valutato il binomio cane-conduttore, ma il vero protagonista è il cane. Oltre a passare del tempo all'aria aperta, cosa c'è di migliore di Vivere il proprio cane creando un rapporto di alleanza solido e forte?
La passione non si può costruire e non si può imporre, devono essere gli "insegnanti" a trasmetterla, credendo nelle capacità degli allievi aiuntandoli a fissare una meta da raggiungere. Perciò ogni aspirante conduttore deve essere invogliato a lavorare per arrivare ad un traguardo, anche apparentemente mediocre, portando però il proprio cane al suo massimo livello anche se le doti psicocaratteriali non sono da manuale. E' facile istruire un bravo conduttore, ben più difficile è coltivare un semplice appassionato.

 

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